Si può ricavare il massimo vantaggio dalla tecnologia digitale quando si impara a sfruttarne tutte le potenzialità e a individuarne di nuove. La cultura digitale è l’elemento grazie al quale strumenti che apparivano complessi diventano parte integrante della vita quotidiana e vengono utilizzati senza fatica e senza timori. Per le aziende che scelgono di avviare la digitalizzazione dei propri processi, la formazione diventa un investimento importante. Grazie a strumenti specifici, come i fondi interprofessionali, è possibile definire percorsi di formazione finanziata e diffondere la cultura digitale in azienda riducendo i costi a carico dell’impresa.
Che cos’è la formazione finanziata?
Con formazione finanziata si intendono i percorsi di formazione organizzati per singola azienda o per più aziende a costi coperti, in tutto o in parte, attraverso strumenti di finanziamento. Non si deve pensare al coinvolgimento di istituti di credito: i soggetti attivi nel finanziamento della formazione sono enti costituiti appositamente a questo fine o istituzioni che definiscono bandi o meccanismi di finanziamento specifici.

I fondi interprofessionali
Il nome completo è Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua. Si tratta di enti autorizzati dal Ministero del Lavoro con l’obiettivo di promuovere la formazione dei lavoratori attraverso un meccanismo di finanziamento dei corsi.
Ogni azienda può decidere di aderire a uno dei fondi professionali attivi sul territorio nazionale attraverso il flusso UNIEMENS (il sistema di inoltro delle denunce mensili delle retribuzioni). Ad adesione avviata, una componente dei contributi versati all’INPS da parte dell’impresa va a costituire un accantonamento spendibile per la formazione aziendale.
La componente dei contributi che va a costituire il fondo di formazione è il contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria, pari allo 0,30% dei contributi versati. Questo elemento della contribuzione viene restituito all’impresa, dedotti i costi amministrativi, tramite il fondo interprofessionale a cui sceglie di aderire. In altre parole, l’impresa, che è sempre tenuta a versare questo contributo, può utilizzarlo a suo vantaggio solo se decide di aderire a un fondo interprofessionale.
Cerchi aiuto per accedere
alla formazione finanziata?
Per le realtà di piccole dimensioni per le quali i fondi accantonanti sono esigui, vi è la possibilità di sfruttare i cosiddetti “Avvisi” emanati da ogni singolo fondo, che possono coinvolgere più imprese appartenenti a un dato settore o una data area geografica (conti di sistema) aderenti a quel dato fondo.
Un esempio? Il 20 gennaio scorso, Fondimpresa, uno dei fondi interprofessionali più noti, ha pubblicato l’Avviso 1/2021, con il quale ha messo a disposizione 20 milioni di euro per finanziare la “formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti”.
Credito Formazione 4.0 e i bandi territoriali
Abbiamo parlato di Piano Nazionale Transizione 4.0 in merito alle agevolazioni per l’industria 4.0. E ne riparliamo in relazione alla formazione finanziata perché la possibilità per le imprese di usufruire del credito d’imposta vale anche per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori. Si parla nello specifico di Credito Formazione 4.0 e si fa riferimento agli investimenti per il biennio 2021 e 2022.
Sei interessato a valutare
l’accesso al credito d’imposta?
Non bisogna trascurare neanche i bandi territoriali, con i quali Province o Regioni possono supportare la digitalizzazione di specifici settori, consentendo di acquisire non solo la tecnologia ma anche la consapevolezza per un utilizzo efficace.
E Teamax, grazie ai suoi partner, può aiutarti a individuare la soluzione più adatta alla tua realtà aziendale.